Anche nella nostra regione sono tante le persone che, per motivi diversi, sono costrette a vivere per strada. Una vita dura, segnata non solo dalla povertà, ma dall’isolamento, l’invisibilità, talvolta dal disprezzo. Fermarsi, parlare, instaurare un rapporto personale di aiuto e di amicizia, soccorrere nelle necessità, sono i gesti semplici del buon cristiano, che colmano l’abisso di indifferenza che circonda la vita di chi vive per la strada. La conoscenza diretta delle vicende personali di tanti senza tetto fa cadere i pregiudizi che spesso condizionano il modo di guardare la povertà e i poveri. Chi vive per strada è una persona che purtroppo è stata travolta da difficoltà della vita comuni a tanti (disoccupazione, perdita dell’alloggio, separazione coniugale, abbandono da parte dei propri familiari) alle quali non ha saputo far fronte a causa della mancanza di reti di sostegno. L’isolamento, la mancanza di legami, un passato a volte duro, rendono difficile per queste persone anche solo immaginare un futuro diverso. Se si è soli è quasi impossibile: è più facile se si ha la compagnia e il sostegno di qualcuno con e per cui farlo. La vicinanza fedele e amichevole a chi vive per strada allora è un’occasione preziosa di riscatto, e a partire da essa è possibile trovare, con fantasia e creatività, le soluzioni per costruire assieme una vita più umana.
Ostelli e centri di accoglienza
Incoraggiate dall’insegnamento dei nostri fondatori e dalla testimonianza di tante nostre sorelle sante, anche noi abbiamo voluto ascoltare il grido silenzioso di questi nostri fratelli. Per questo sono nati i centri di pronta accoglienza, gli ostelli notturni e i centri di distribuzione di vestiario e alimenti. Noi Figlie della Carità cerchiamo di rimanere vigili e attente ad ogni richiesta di aiuto. In tutte le case della Provincia cerchiamo di dare una risposta immediata a chi chiede un soccorso, attivando però e indirizzando colui che manifesta un bisogno nelle case dedicate. Grazie alla collaborazione con numerosi volontari, le suore che operano in queste case riescono a passare dall’urgenza alla relazione e all’accompagnamento, attivando progetti di recupero fisico, psicologico e spirituale. A Sassari Ostello maschile notturno dove operano le suore della Casa Margherita Naseau e Centro di Accoglienza San Vincenzo dove operano le suore della Casa Santa Luisa in collaborazione con un gruppo di Volontariato Vincenziano.