Santa Luisa De Marillac – approfondimenti

Testamento spirituale

Questo testamento spirituale è stato raccolto dalle suore che assisterono Santa Luisa negli ultimi momenti, ed è stato fedelmente trasmesso. Il primo biografo Gobillon lo cita nella vita di Madamigella Le Gras, scritta nel 1676. «Ci ha lasciato per nostra unica madre la santa Vergine, e le sue ultime parole sono state che essa moriva tenendo in grandissima stima la nostra vocazione e che ci raccomandava, a tutte, di esser fedeli a Dio e di esercitarci nella mortificazione delle passioni e nelle solide virtù, aggiungendo che, anche se fosse vissuta cent’anni, ci avrebbe detto sempre le stesse cose» (Lettera del 9 giugno 1660 di Suor Francesca Paola Noret a Suor Maria Donjon, serva dei poveri a Brienne). Lo stesso giorno Suor Barbara Bailly, che aveva assistito la Santa nell’ultima malattia e morte, scriveva alle suore di Brienne: «Vi dirò, mie care sorelle, quello che mi ha incaricata di dire a tutte le nostre care suore la sera che precedette la sua morte: di essere cioè molto fedeli a Dio e alla nostra vocazione, di vivere insieme in grande unione e carità, sopportandoci le une le altre, di servire i poveri con tutto l’affetto…»

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La Lumiere Luisa De Marillac

Nell’anno 1623, il giorno di S. Monica (maggio) Dio mi fece la grazia di fare il voto di vedovanza se Dio chiamava mio marito. Il giorno dell’Ascensione dello stesso anno ebbi un grande abbattimento di spirito per il dubbio che avevo se dovessi lasciare mio marito, come lo desideravo fortemente per riparare il mio primo voto e per avere più libertà di servire Dio e il prossimo. Dubitavo inoltre che l’attaccamento che avevo al mio direttore m’impedisse di prenderne un altro, quando egli si allontanava per molto tempo, e temevo di essere obbligata a prenderlo. Avevo ancora una grande pena, causata dal dubbio sull’immortalità dell’anima. Tutto questo mi tenne in una pena incredibile dall’Ascensione alla Pentecoste. Il giorno di Pentecoste, ascoltando la S. Messa o facendo orazione in chiesa, all’improvviso il mio spirito fu illuminato sui suoi dubbi. E fui avvertita che dovevo restare con mio marito e che sarebbe venuto un giorno in cui avrei potuto fare i voti di povertà, castità e obbedienza, e sarei in una piccola comunità in cui alcune persone avrebbero fatto lo stesso.

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Conferenza del 3 luglio 1660: sulle Virtù di Luisa De Marillac

Il nostro onoratissimo Padre, giunto nel luogo della conferenza, dopo avere invocato secondo il solito l’assistenza dello Spirito Santo, disse: «Mie care sorelle, ringrazio Dio di avermi conservato fino ad ora, concedendomi la consolazione di vedervi riunite tutte insieme. Avrei desiderato radunarvi nel colmo della malattia della buona Madamigella, come potete facilmente immaginare, ma sono stato anch’io malato, e ne sono rimasto molto indebolito. Il beneplacito di Dio ha tutto disposto, a mio parere, per la maggior perfezione della persona della quale parleremo, ossia di Madamigella Le Gras. Ed anche del buon signor Portail, che è stato sempre tanto zelante per la santificazione della Compagnia, se qualcuna vorrà dirne qualche parola, sebbene questo non sia il soggetto della conferenza, farà cosa grata. Il soggetto riguarda Madamigella Le Gras, le virtù che avete notate in lei e la scelta di quelle che desiderate imitare. Mio Dio, siate sempre benedetto!».

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Conferenza del 24 luglio 1660: sulle Virtù di Luisa De Marillac

Il nostro onoratissimo Padre, dopo aver recitato il Veni Sancte Spiritus, disse: «Care sorelle, il soggetto di questa conferenza è la defunta Madamigella Le Gras, vostra cara madre, come l’avete avuta e veduta in mezzo a voi. Siete obbligate ad imitare i suoi esempi; se desiderate essere buone Figlie della Carità, dovete considerare le sue virtù. Ah! mio Dio, a che cosa siamo obbligati! Avevamo quel bel quadro davanti a noi, ed ora è lassù. Rimane da farne un modello e prenderne, a tal fine, viva conoscenza. Dio ha ispirato alla Compagnia d’intrattenersi sulle virtù delle suore defunte, come abbiamo fatto fino ad ora con grande benedizione; perché siete rimaste edificate nel veder suore, alle quali Dio aveva fatto molte grazie, dando loro grande umiltà, carità, dono d’orazione e tante altre virtù, e avete avuto motivo di lodare gli esempi da esse lasciati e che dovete imitare. Ciò posto, con quanto più forte ragione dobbiamo volgere lo sguardo a colei che è vostra madre, perché vi ha generato!

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