Cara Suor Rina, lei sa che vorrei tenermi ben nascosta, che non vorrei apparire da nessuna parte, perchè l’Autore del bene che deriva dal nostro fare è solo il Signore, ma farò come lei mi chiede. Con piacere, dunque, le comunico i miei sentimenti e le racconto di questo tempo terribile che stiamo vivendo del COVID-19. Ero spaventatissima per il numero dei contagiati e dei decessi; non si sentiva parlar d’altro… Incontrai le Sorelle per discutere e vedere insieme cosa si poteva fare perché il Signore ci liberasse da questo male; il primo pensiero è stato quello di andare in Cappella ai piedi di Gesù e di Maria, Madre nostra, fare una veglia di preghiera notturna e di affidamento a Gesù e alla sua Mamma. È stato un momento così forte che quando siamo venute fuori della Cappella ci siamo sentite trasformate, serene, pronte a fare la Sua Volontà. Abbiamo deciso ancora di pregare insieme, tutti i giorni, il Santo Rosario e di trovare altri momenti da dedicare alla preghiera comunitaria; abbiamo fatto una esperienza meravigliosa. E, grazie anche a questi bei momenti, la carità fraterna regna nella nostra Casa, Grazie a Dio. Cosa fare per i tanti in necessità? Per i nostri malati e quanti erano isolati dai loro famigliari? Abbiamo pensato di stare più tempo possibile vicino a loro e di offrire la possibilità, senza guardare a spesa, di telefonare in video chiamata per rendere più sereni, loro e i loro famigliari. Contemporaneamente l’Istituto ha messo a disposizione un telefonino in tutti i reparti e a noi è rimasta la gioia di aver pensato la stessa cosa. Milis faceva impressione, non si vedeva una persona per strada, tutti chiusi in casa mentre i poveri sicuramente non avevano neppure da mangiare per tanto tempo! Noi Figlie della Carità, il Gruppo di Volontariato Vincenziano e il Parroco ci siamo attivate per sentire tutte le famiglie, quelle già assistite da noi e altre per le quali sospettavamo un malessere. Le richieste sono state davvero tante! Ci ringraziavano e dicevano: chi è questo Angelo che vi ha suggerito di telefonare? Abbiamo ricevuto tante espressioni di gratitudine tanto da commuoverci fino alle lacrime. Col passare del tempo e con il confronto continuo tra di noi, ci siamo resi conto che occorreva rispondere celermente alle numerose richieste; è per questo che, illuminati dallo Spirito, abbiamo pensato di aprire un conto presso un Supermercato di Milis dove le famiglie in necessità potevano prendere i viveri di prima necessità. Visto il buon esito, siamo stati felici di aver preso questa iniziativa. Ma la cosa più bella è che la Provvidenza di Dio ha bussato subito alla porta della Presidente del Gruppo GVV offrendoci, tramite il Banco alimentare della Fondazione Sardegna, un buono da spendere subito per l’emergenza. Siamo rimaste scioccate per come la Provvidenza ci ha aiutate. In occasione della Santa Pasqua, abbiamo fatto la solita spesa con l’aggiunta di carne, frutta e verdura e, avvalendoci dei presidi sanitari disposti dal Decreto Ministeriale, abbiamo provveduto anche alla consegna porta a porta. Tutt’ora teniamo ancora aperto il conto al Supermercato e la dispensa del Volontariato perchè le famiglie in difficoltà continuano ad essere tante. In tutte noi, in questo tempo di grande prova e sofferenza, è cresciuto l’amore e la sensibilità per gli altri e sono emerse delle qualità che non sapevamo di avere. Questo tempo ci ha insegnato quanto è bello e importante pregare insieme, con fede, vivere la vita di Gruppo, sfidare anche il virus pur di servire Cristo nei Fratelli.
Firmo questa mia lettera a nome del Gruppo Volontariato Vincenziano Milis, delle mie Consorelle Figlie della Carità e a nome del parroco, Don Francesco Murana.
Autore: Suor Elvira Zara FdC