La prima delle sette opere di misericordia corporale è dare da mangiare agli affamati. Tutti i tempi della storia sono stati caratterizzati da forme di ingiustizia sociale che hanno determinato gravi squilibri nella distribuzione dei beni. Dar da mangiare agli affamati quindi non si esaurisce nel praticare un’opera antropologica, non significa compiere un atto di giustizia sociale fine a sé tesso, ma vuol essere anzitutto l’adempiere ad un’opera di fraternità che riconosce nel fratello bisognoso il volto del Dio sofferente che chiede di essere sfamato nella persona del povero. San Vincenzo dice: Il servizio dei poveri deve essere preferito a tutto. Non ci devono essere ritardi. Il servizio mense offerto dalle Figlie della Carità in Sardegna è portato avanti anche grazie alla collaborazione con i membri della famiglia vincenziana, Caritas e parrocchie. Questo è il luogo dove tanti giovani e adulti si sperimentano nel dono di sé. A Nuoro Casa della Carità Giovanni Zedda, Olbia Mensa Sociale Vincenziana, Quartu Mensa del Viandante, Sassari Mensa Parrocchiale San Vincenzo e Mensa Caritas.