Il Cardinal Luigi De Magistris (Vescovo tit. Nova, Reggente Penitenzieria Apostolica) era sacerdote fervoroso, di grande fede, umanità, integerrimo, preciso, esigente ma benevolo e misericordioso come è il Sacerdote di Cristo; il suo sorriso tanto nascosto quanto pronto a donarlo era la porta per entrare subito in dialogo con Lui. La famiglia De Magistris abita da sempre nel Quartiere Castello, la parte alta e più culturale della città, nel Quartiere che oggi accoglie la cittadella dei Musei e che ancora in epoca spagnola accoglie la prima università della Sardegna, nei pressi della Torre di San Pancrazio, fra le attuali Via Lamarmora e Via Canelles, vicina al Reale Conservatorio delle Figlie della Provvidenza in Piazza Indipendenza dove, sin dal lontano 1877, le Figlie della Carità furono chiamate a condurre l’Opera. I fratellini De Magistris (ricordiamo in particolare Dott. Paolo De Magistris, grande cristiano, di Messa quotidiana al Conservatorio della Provvidenza, Ministro straordinario e fervente adoratore dell’Eucarestia, due volte sindaco di Cagliari, chiamato da qualcuno il La Pira sardo) al Conservatorio della Provvidenza frequentano l’Asilo e i primi anni delle Scuole elementari. Mons Luigi, quando rientrava da Roma per la visita in famiglia, d’estate era solito fare una capatina alla Cappella del Conservatorio; arrivava col suo breviario, chiedeva molto umilmente il permesso di celebrare la Santa Messa e di pregare davanti al tabernacolo perché diceva “qui ho ricevuto la mia Prima Comunione e la Cresima”. Io ero giovane suora e, quando qualche volta mi capitava di trovarlo in Cappella, mi colpiva il suo stare in così devoto raccoglimento! Ora, per raccontare del legame di affettuosa e fraterna stima che da sempre lega le Figlie della Carità alla famiglia De Magistris, ci è caro mantenerne viva la memoria mettendo in risalto, non tanto e non solo le nobili origini quanto, gli elevati e nobili sentimenti cristiani che hanno caratterizzato la sua famiglia. Il Cardinale Luigi era nato a Cagliari il 23 febbraio 1926, ultimogenito dei sei figli dello stimatissimo medico e conte Edmondo e di sua moglie Agnese Ballero. Sin da bambino riceve un’educazione permeata dallo spirito evangelico della Carità verso tutti e in particolare verso i più poveri. Suo papà, “don Mundinu”, chiamato da tutti i cagliaritani il “medico dei poveri” quando muore, nel 1959, è pianto più dai poveri che dai ricchi per aver perso il loro protettore. Ha 41 anni quando, nel 1914, conosce Suor Nicoli all’Asilo della Marina, ne diviene suo medico personale per dieci anni, fino alla morte della nostra Beata. Chiamato a deporre come testimone al processo Super virtutibus dichiara: dalle conversazioni che la Serva di Dio ebbe con me, capivo che era una persona molto pia… una donna piena di fiducia nella Divina Provvidenza… io ho la persuasione che era un’anima superiore…. confidava sempre nel Signore ed era sempre sorridente… Nella traversia che ebbe da sopportare con l’Amministrazione si è dimostrata veramente una donna forte, perché sopportò quelle difficoltà con virtù, pazienza, rassegnazione… era modestissima e umilissima. Ho l’impressione di ciò dal modo col quale si occupava dei Marianelli come se non fosse stata lei stessa ad istruirli… Ebbi ad assistere Suor Nicoli diverse volte per malattie… e soprattutto nell’ultima malattia… In queste occasioni ebbi a rilevare la pazienza e, dirò meglio la serenità… Completamente lucida di mente e serena fu fino alla fine e, ricordo che in questa circostanza, vedendola ormai spacciata, e convinto nel mio intimo di avere a che fare con una persona santa, le dissi presso a poco così: “Ora che lei va in Paradiso, procuri di trovare un posto anche per me”. Essa accolse questa mia frase con un motivo quasi di compiacenza come per dire: Lo farò. Fui presente fin quasi al decesso, ammirandola sempre sorridente, serena e tutta in Dio. Mons. Luigi, come già suo papà, è anche Lui chiamato a dare la sua testimonianza sulla consorella della beata suor Nicoli, la Serva di Dio Suor Teresa Tambelli; il 20 aprile del 2001 scrive da Roma: … la mia vita cagliaritana toccava solo occasionalmente e marginalmente il quartiere della Marina prevalente teatro dell’attività di suor Teresa. Aggiungo che divenuto sacerdote, quando il ministero mi avrebbe potuto mettere in condizione di avere più consistenti rapporti (per alcune settimane nel luglio 1953 per disposizione del Vicario Generale, il compianto Mons. Lai Pedroni, celebrai la Santa Messa domenicale all’Asilo della Marina) per i pochi anni in cui io restai a Cagliari fui assorbito da mille incarichi… così che… non molte furono le occasioni di quei rapporti: ma quelle poche mi permisero di vedere in suor Teresa una Suora un po’ eccezionale. Trasferito a Roma, rivedendo Cagliari solo per le vacanze, unico contatto diretto fu la pia visita che ogni anno facevo al Sepolcro della Serva di Dio Suor Nicoli. Posso però apportare una testimonianza fondata sulla lunga e profonda conoscenza che di suor Teresa ebbe mio padre il dottor Edmondo De Magistris. Egli era stato il medico di Suor Nicoli, e di Lei conservava un ricordo cristianamente ammirato: oso dire, essendo mio padre un sant’uomo, aveva la percezione della santità. Orbene, mio padre ammirava anche suor Teresa, cui fu medico per lunghissimi anni (papà morì 10 maggio 1959). Papà non poteva fare il confronto con Suor Nicoli e quindi implicitamente la sua stima per Suor Teresa significava che esso vedeva in Lei una degna continuatrice di Suor Nicoli. Ma direi che la testimonianza probante delle virtù di Suor Teresa Tambelli è la stessa venerazione, per lei professata da chi la ebbe guida e sostegno religioso negli anni adolescenziali e ancora oggi, a decenni di distanza, vive esemplarmente da vero cattolico. A conclusione di questa stessa lettera Mons. Luigi chiedeva al destinatario della sua missiva: …chiedo il tuo ricordo orante anche per me, che ormai sono vecchio e mi devo preparare umilmente e fiduciosamente, al grande passo dal quale dipende l’eternità (ho scritto e ripeto: fiduciosamente, perché Gesù e la Madonna Santissima sono ricchi di misericordia). All’incontro con il suo Signore il nostro cardinale si preparava già da tempo!!! La pensiamo in Paradiso carissimo don Luigi in compagnia della sua famiglia e dei Santi di Dio. Interceda per noi e per la Chiesa tutta. Grazie!
Autore: M.R. Columbano