Nei mesi appena trascorsi abbiamo vissuto giornate in cui il coronavirus ha aumentato le distanze tra le persone ma con la buona volontà e un pizzico di inventiva in alcuni casi si è reso possibile annullarle e diffondere ugualmente il calore della vicinanza. Ci sono venute in aiuto le nuove tecnologie, che in queste circostanze si trasformano in strumenti pastorali: non potendo incontrare personalmente i fedeli, anche i sacerdoti e le catechiste delle Parrocchie di La Maddalena hanno pensato di raggiungere i parrocchiani via web. Tra le varie proposte, come catechiste siamo state coinvolte in un percorso particolare per i ragazzi della catechesi e le loro famiglie. La quarantena nel cuore della Quaresima quest’anno ha reso speciale il periodo in cui si è soliti intensificare la preparazione dei bambini che riceveranno i sacramenti. Per questo, oltre alla S. Messa in streaming, la Benedizione eucaristica, la Lectio Divina e la pubblicazione dei sussidi che la Cei ha preparato per la preghiera in famiglia, don Davide, incaricato parrocchiale per la catechesi, ha proposto una serie di video rivolti direttamente ai ragazzi nei quali, gruppo per gruppo, li sollecitava alla preghiera, alla lettura del Vangelo e alla realizzazione di attività e disegni. Questo ha permesso di mantenere vivi i contatti tra famiglie e le catechiste e, al di là dell’apprendimento di nuovi contenuti da parte dei bambini, ha soprattutto fatto sentire alle famiglie la vicinanza della comunità parrocchiale in un periodo di disorientamento e di paura; ha infuso coraggio e certezza di non essere soli. In particolare i ragazzi sono state accompagnati verso la Pasqua con la proposta di realizzare in famiglia dei piccoli angoli della preghiera, disponendo degli altarini nelle proprie case ai quali aggiungere settimana dopo settimana dei simboli scelti per ogni domenica di Quaresima. Come catechiste abbiamo vissuto anche noi una novità: abbiamo costantemente incoraggiato i bambini, sollecitandoli nelle chat di gruppo e preparando del materiale che poi stampato dai rispettivi genitori li aiutasse a vivere meglio questo periodo. L’aspetto più bello è stato sentirsi tutti vicini, condividere delle emozioni pur restando fisicamente lontani, vedere i genitori che si interessano da vicino al percorso catechistico dei propri figli e per la prima volta si lasciano concretamente coinvolgere da l’entusiasmo nel vivere le attività proposte. Molte le famiglie che hanno risposto con gioia: è stato bello avere mamme e papà che fotografavano e pubblicavano nelle chat l’attività che il bambino aveva svolto a casa o che scrivevano messaggi di ringraziamento per le parole che il sacerdote aveva rivolto loro nei video. Una novità interessante, un nuovo modo di fare catechesi, in questo caso obbligato dalle circostanze ma dal quale si può trarre insegnamento per eventuali nuovi percorsi per il futuro. Una strategia pastorale che ci fa sentire Chiesa nonostante le barriere fisiche, in modo da sollecitare in tutti il senso di appartenenza alla grande famiglia di Dio e la bellezza del camminare insieme.

Autore: Suor Quirica Mele FdC