Noi Figlie della Carità sentiamo che nessun appello sia più forte di quello dell’ esigenza di una buona formazione. Questo grido ci arriva dall’Asia, dall’Australia e dalle isole del Pacifico, dall’Africa, dalle Americhe, dall’Europa. Molti desiderano conoscere di più San Vincenzo e Santa Luisa. Vogliono riflettere più profondamente sulla vita e sugli scritti dei nostri Fondatori. Vogliono assimilare il ricco insegnamento spirituale che abbiamo ricevuto. Vogliono comprendere più concretamente il carisma apostolico che ci è stato affidato. Una sfida chiave che provoca la Famiglia Vincenziana in questo terzo millennio è, dunque, la seguente: Possiamo aiutare gli altri nella formazione, in particolare, aiutarli a formarsi nella semplicità, nell’umiltà, nella carità concreta e pratica? Possiamo comunicare agli altri il nostro entusiasmo per Vincenzo e Luisa? Siamo capaci di attirarli ad unirsi a noi per amare i poveri? Possiamo, noi stessi, essere buoni formatori nell’accompagnare gli altri? Sin dalle origini della Compagnia San Vincenzo e Santa Luisa hanno dato alla formazione un posto importantissimo nella vita della Figlia della Carità. Nonostante le sue giornate fossero piene d’impegni, San Vincenzo si riservava il tempo per tenere conferenze alle prime Suore. Parlava loro di argomenti vari, soprattutto dello spirito della Compagnia, della preghiera, del servizio dei poveri e della vita comunitaria. Santa Luisa stessa è stata la prima formatrice Insegnando alle “figlie dei campi”, con parole ed esempi, come vivere la loro vocazione. Nella Compagnia, la formazione ha lo scopo di «formare le suore per renderle capaci di servire». Tutto quello che si riferisce al cammino formativo è fatto con l’obiettivo di aiutare a crescere nell’identità di Figlia della Carità: tutta data a Dio per il servizio dei Poveri (Cf. C. 16) e a consolidare le convinzioni fondamentali della sua vocazione. Ancora oggi il Consiglio Provinciale dedica molto spazio alla programmazione della formazione tecnica e spirituale delle Suore, del personale con il quale le suore lavorano ogni giorno e dei volontari che si affiancano ad esse nei vari servizi rivolti ai poveri. Durante il tempo forte il Consiglio oltre che a scegliere temi di attualità da proporre per un cammino unitario programma sessioni, Corsi di esercizi, eventi culturali e spirituali.