Cagliari

Che cosa abbia portato le Figlie della Carità in Sardegna non è scritto da nessuna parte. Ma è intuibile. Probabilmente fu la fama dei loro servizi negli ospedali del Regno di Sardegna. Il primo accenno della loro venuta è una scarna nota di archivio del 10 novembre 1855, nella quale si dice che il Padre Generale è ben contento che si accettino le fondazioni di Sardegna, però è necessario che, prima di mandare le suore, si vada a fare un’ispezione. Passano sei mesi, ed ecco che il medesimo consiglio ha già ipotizzato le responsabili delle due fondazioni di Cagliari e di Sassari. E 1’11 giugno 1856, la segretaria del consiglio provinciale annota: Alla presenza di suor Visitatrice, Madre Mazin, e del Direttore, Padre Durando, si approvano le fondazioni della Sardegna e ci si premura di designare il personale delle case. Per Cagliari: suor Bruno come suor servente; e come compagne: suor Ricci, suor Destefanis, suor Patetta, suor Cavallini, suor Bogetto. Per Sassari suor Delahaye, come suor servente, e con lei le compagne suor Perino, suor Miglietta, suor Paglietta, suor Passano. Partirono poi di fatto in tre scaglioni diversi. Prima quelle di Cagliari, che iniziarono la fondazione il 29 giugno 1856. Nei mesi successivi quelle di Sassari, prima in luglio all’ospedale, e poi dal 16 agosto all’Orfanotrofio.