Se è vero com’è vero che in tutta la Bibbia l’Acqua è Figura dello Spirito Santo, il Signore, con l’abbondantissima pioggia caduta durante la solenne liturgia della beatificazione di Suor Nicoli, ha sparso la Sua gloria sui fedeli presenti. E difatti battendo ogni previsione, nonostante le belle e limpide giornate primaverili che hanno preceduto la giornata del 3 febbraio, la beatificazione arriva sotto una pioggia battente. Di lì a poco sapremo che è stata provvidenziale per gli agricoltori,sarebbe il primo miracolo della neo-beata alla città che per prima ha acclamato l’eroicità delle sue virtù. Per niente spaventati gli 8000 fedeli giunti a Cagliari da ogni parte dell’Isola. Aleggia nell’aria un qualcosa di nuovo, di diverso, sta per accadere qualcosa di unico, nonostante la pioggia incessante. Lo spettacolo è davvero stupendo. Sono le dieci del mattino. Il corteo esce dalla Basilica di Bonaria, tra due ali di folla, sfilano dapprima gli Ordini cavallereschi (Ordine di Malta, i Cavalieri del Santo Sepolcro, San Giorgio, Maurizio e Lazzaro), 350 sacerdoti, 25 Vescovi,due Cardinali, i Padri vincenziani, tra cui il Padre generale e il Direttore generale, i teologi del Seminario diocesano, seguiti dai seminaristi e da una folta rappresentanza di movimenti ed associazioni ecclesiali. Presenti all’appuntamento oltre le numerose autorità civili e militari anche numerosissime religiose e religiosi. La presenza della Madre Generale con il Consiglio Generale, delle tantissime Figlie della Carità giunte a Cagliari dalle cinque Province italiane e una buona rappresentanza di altre FDC provenienti da tutte le province d’Europa,ha conferito un tocco di internazionalità al nostro appuntamento.
Ed è stata un’ esperienza ricca, sotto tutti i punti di vista. Il clima fraterno e cordiale ci ha fatte sentire subito una sola grande famiglia i cui profondi vincoli di fraternità spirituale sorpassano ogni confine di nazioni e di stati. Se davvero tanta era l’emozione all’intorno, sprizzante di gioia era Suor Vittoria, unica nipote diretta della Beata Nicoli, e al colmo dell’emozione i pronipoti e parenti di Suor Nicoli, giunti a Cagliari numerosi. Cosa dire poi delle Figlie della Carità della Sardegna, chiamate a preparare in Casa!! l’evento storico della Chiesa di Dio nella Compagnia, quale responsabilità!!!
La Santa Messa presieduta dal Card. Saraiva Martins, prefetto per la Congregazione della causa dei Santi, è stata animata dalle armoniose melodie di un gruppo di giovanissime arpiste dirette dal M°.Tiziana Loi, e da un maxi-coro comprendente 8 Corali cittadine dirette dal M°. Don Deiosso. Per alcuni minuti smette di piovere, il tempo di leggere la lettera apostolica che dichiara: Noi Benedetto XVI concediamo che la venerabile Serva di Dio Suor Giuseppina Nicoli, Figlia della Carità, che ha servito Cristo nei poveri e nei bambini abbandonati, d’ora in poi sia chiamata Beata. Dalla folla infreddolita e bagnata prorompe uno scrosciante applauso che accompagna il ritorno della pioggia, dinanzi al drappo svettante la bella immagine della nuova beata. Gioia, commozione e stupore sui volti di tutte le Figlie della Carità presenti, unitamente ai preti della Missione e a quanti di loro hanno contribuito molto a portare avanti la Causa di Beatificazione. Visibilmente commossa la Madre Generale, suor Evelyne Franc che, in un clima di raccoglimento e preghiera, accompagnata da suor Clementina Dessì, Visitatrice Provincia Sardegna e suor Maria Pia Bertaglia, Visitatrice Provincia Torino, insieme alle altre Visitatrici d’Italia e alle Consigliere generali e provinciali italiane, porta in processione, sotto una pioggia “di grazia”, il Reliquiario in oro, contenente una vertebra di Suor Nicoli.
Per un giorno la Chiesa di Dio, grazie alla luminosa testimonianza di un’umile Figlia della Carità, Suor Giuseppina Nicoli, sembra concentrarsi a Cagliari per riconoscerne, nella persona dei Cardinali presenti, degli Arcivescovi, dei Vescovi e dei sacerdoti, l’eroicità delle virtù per la sua azione educativa verso la gioventù, in un’epoca di profondo trapasso culturale, qual è stato il passaggio dal diciannovesimo al ventesimo secolo. Suor Nicoli è stata indispensabile alla società sarda del suo tempo più di quanto si creda. Chi ha incontrato Suor Nicoli l’ha definita eccezionale. La sua era un’umanità autentica e ricca di doni, impreziosita e trasfigurata “da un senso religioso che non aveva niente di ovvio e di convenzionale”. Sembra di capire, anche solo dalle fotografie, che Suor Nicòli fosse tutta nel suo sorriso, quel sorriso attraverso cui, dopo la morte, ci è stata fatta conoscere. A confermarlo, sono le stesse parole del Cardinale Saraiva Martins che, nel tratteggiarne la figura, mette anche in evidenza, tra i tratti più significativi, il costante sorriso: questo sorriso – ha detto il porporato – non era un fatto marginale, o occasionale, bensì l’espressione di un profondo valore interno. Ella mostrava così l’aspetto umano e bello della vita spirituale e della santità.
Alle ore dodici,quando con l’Ite Missa est, la Messa volge al fine, un altro fuori programma, almeno per i non addetti ai lavori, il collegamento in diretta, attraverso i maxi-schermi, con il Santo Padre, per l’Angelus domenicale. Tutto ciò grazie alla spiccata sensibilità spirituale del giornalista cattolico Dott. Paolo Matta (giornalista televisivo-Caposervizio di Videolina, una Tv locale tra le più viste in Italia) che, assieme al suo staff e in collaborazione con le altre emittenti televisive di SAT 2000 e Tele Pace, ha reso possibile il collegamento in diretta televisiva con Piazza San Pietro e la diretta in mondo-visione del Rito di Beatificazione. In Piazza San Pietro, a rappresentare la Comunità c’era una folta rappresentanza di FdC di Roma e di Napoli, convenute nella Capitale per il Ritiro annuale. Il Santo Padre omaggiandoci benevolmente della Sua attenzione rivolge la sua parola a tutte le Figlie della Carità e ai presenti in Piazza dei Centomila, con un saluto augurale per l’avvenuta beatificazione. La gioia è davvero tanta, il cielo si tinge di azzurro e il sole, come per miracolo, torna a risplendere. Sì, come per miracolo, perché grazie al sole caldo, tantissimi pellegrini arrivati a Cagliari col pranzo al sacco hanno potuto, gratuitamente usufruire dei tavolini e delle sedie, ormai libere, per vivere in quella stessa Piazza, poco prima gremita, e battuta da una pioggia fittissima, uno splendido weekend primaverile; a detta di tutti interpretato uno splendido regalo di Suor Nicoli.
Noi, si rientra a casa inzuppate d’acqua dalla testa ai piedi, ma sorridenti, con il cuore gonfio di gioia, felici, con qualcosa in più, e cioè con la consapevolezza che nonostante qualsiasi imprevisto nessuno ci avrebbe spostato dalla Piazza. E lo stesso si dica di tutti i fedeli convenuti. Ultimo fuori programma, certamente il più atteso!!! nessuno dei presenti, benché letteralmente fradici d’acqua, si è ammalato. Suor Nicoli neppure questa volta si è lasciata vincere in generosità. E noi le diciamo il nostro GRAZIE più caro e affettuoso, certe che dal Cielo, Lei, continua a sorriderci; un invito a incarnare il Vangelo con sempre rinnovata originalità (M. Rita Columbano, FdC).