La primavera con l’esplodere della natura in tutta la sua armoniosa bellezza ha ridato all’Oasi San Vincenzo, la sua incantevole bellezza. Quanti vi si affacciano ne rimangono incantati, ma ancor si resta stupiti per la bellezza di chi vi abita. Si, sono belli quanti colorano l’Oasi!!! Sono sardi, africani e rumeni, ma tutti uguali. “Una meraviglia agli occhi del Signore”. Ed è con grande meraviglia che domenica 2 maggio alle ore 9 abbiamo avuto la lieta notizia che il nostro Vescovo Monsignor Giuseppe Baturi desiderava, l’indomani, venire a celebrare la S. Messa con i ragazzi e con loro, poi, far colazione. I ragazzi hanno accolto con entusiasmo la notizia e si sono subito messi all’opera per rendere più accogliente i loro ambienti e la casa, per preparare le preghiere e i canti. Molti gli interrogativi che si sono posti: perché viene proprio da noi? Perché di lunedì e così presto? Non si va a scuola? Ma è il Vescovo che ci da lo schiaffo il giorno della cresima? Le domande incalzavano… abbiamo invitato i ragazzi ad attendere l’indomani e rivolgere al Vescovo i loro interrogativi. Lunedì 3 maggio festa di san Filippo e Giacomo, i ragazzi elettrizzati come non mai, sono balzati dal letto senza far storie e incuriositi dalla persona, per loro misteriosa; lo hanno atteso, sembrerà strano, in silenzio. Al suono puntualissimo del campanello, i ragazzi sono scattati come una molla e gli sono andati incontro per accoglierlo con un solenne battimani. È stato emozionante vedere questi giovani che la “brava gente” giudica spesso male per la loro vivacità, accogliere Monsignor Baturi in maniera calorosa e semplice, come se per loro fosse il padre che alcuni non hanno mai avuto. Uno di loro, nel dare il benvenuto e ringraziarlo per la sua presenza, gli ha ricordato che il pastore deve conoscere le sue pecore e che loro erano pecore speciali bisognose di tanto amore. Nell’omelia Monsignor Baturi ha preso lo spunto dalle parole pronunciate dal ragazzo e cioè che ogni uomo desidera essere amato. Ha detto loro che il Signore manifesta il suo amore per mezzo di segni; segni che passano attraverso le persone che ci mette accanto proprio per aiutarci e manifestare l’amore che Dio ha per ciascuno. La partecipazione dei ragazzi all’Eucaristia è stata esemplare. Subito dopo il banchetto eucaristico, siamo passati ad un secondo banchetto per consumare la nostra colazione. Il Vescovo è stato molto cordiale, ha ascoltato i ragazzi che hanno parlato con lui come con un padre buono e si è talmente coinvolto che, in settimana, ritornerà per stare più a lungo con loro. Siamo grati al Signore per averci visitato nella persona del suo Pastore, il nostro Vescovo, a cui i ragazzi già vogliono un gran bene.
Autore: Suor Anna Cogoni