Nei mesi di febbraio e marzo 2021 l’USMI nazionale ha proposto un percorso laboratoriale in cinque tappe per animatrici di pastorale giovanile e vocazionale dal titolo “… e camminava con loro”. L’emergenza sanitaria ha portato gli organizzatori a rivedere la struttura del percorso programmato da tempo, rendendolo in realtà più originale e coinvolgente. Non si è trattato di un corso tradizionale, da svolgere in presenza, suddiviso in lezioni alle quali assistere passivamente seguite da eventuali lavori di gruppo ma di un vero e proprio percorso di accompagnamento, un cammino virtuale fatto insieme nel quale, dati stimoli e strumenti di lavoro, i partecipanti erano sollecitati a raccontarsi. Scopo del corso era quello di portarci a riflettere sulla vocazione e sulla modalità in cui viviamo il ruolo di accompagnatori nei confronti dei giovani. Dopo una prima introduzione ai lavori, fatta in plenaria sulla piattaforma zoom, i partecipanti sono stati suddivisi in piccoli gruppi, 30 stanze formate da otto persone, dentro le quali un facilitatore ha coordinato di volta in volta gli interventi di tutti, chiamati ad esprimersi su domande che gli organizzatori avevano fatto avere prima dell’appuntamento on line, in modo da poter riflettere personalmente. Si è partiti dall’invito a fare memoria del proprio cammino vocazionale, a raccontarsi e scoprire la propria identità, ciò che siamo e ciò che siamo chiamati a diventare. Nel raccontarsi ognuno è portato a scorgere nella propria vita i segni evidenti della presenza di Dio e a scoprire lo stile di accompagnamento con cui è stato condotto e che tende a riproporre nel suo servizio di accompagnatore. Particolarmente interessante è stata la serata dedicata all’incontro con i giovani. Non si è pensato di parlare dei giovani ma di parlare con i giovani. Ogni stanza ha ospitato un piccolo gruppo di ragazzi precedentemente contattati e giovani e consacrate si sono confrontati sulle stesse domande di senso. L’ascolto reciproco ha permesso di andare in profondità, di scoprire cosa abita nel cuore e di sentirci in una ricerca comune, senza risposte prestabilite, ma in cammino. Abbiamo sperimentato la libertà di comunicare senza paura, di condividere non solo ciò che si pensa, ma il proprio vissuto. Il clima semplice, accogliente, fraterno, gioioso, ha permesso di raccontarci e di scoprire la bellezza di sentirci compagni di cammino. Un incontro è stato dedicato allo studio di un caso specifico, la relazione tra una suora e la ragazza da lei accompagnata. La discussione ha messo in evidenza i punti di forza e i limiti del loro rapporto, ci si è chiesti cosa vedo e cosa sento quando cerco di immedesimarmi nelle protagoniste. Infine è stato proposto un approfondimento sullo stile e le modalità dell’accompagnamento personale e vocazionale dei giovani, sui gesti, le parole, i tempi e i luoghi di ogni percorso. Si è trattato di una occasione interessante e piacevole di riflessione su un tema urgente e importante quale è l’accompagnamento vocazionale dei giovani, realtà che coinvolge più o meno direttamente tutte le consacrate, al di là dell’avere o meno ricevuto un incarico specifico, in quanto testimoni vive di una chiamata all’amore.
Autore: Suor Quirica Mele