Signore mentre in suor Teresa contempliamo un altro capolavoro della tua santità che illumina la Chiesa di Cagliari, pieni di gioia e gratitudine, senza linguaggio, senza parole, assistiamo a un sogno che la tua Provvidenza tramuta in realtà. Noi, famiglia vincenziana, famiglia spirituale di suor Teresa Tambelli, noi poveri e umili ti diciamo Grazie per il cammino di santità che con ammirevole umiltà, semplicità e carità hai permesso di compiere alla tua serva in tutta la sua vita e consegniamo alla Chiesa di Dio nel mondo la figura e l’opera di questa umilissima donna che è stata l’anima di una carità incessante e senza misura nel miserissimo quartiere di Marina e Stampace e via via in tutti gli altri Quartieri dell’hinterland cittadino.
Suor Teresa è stata una consacrata che ha fatto dell’incontro folgorante con Cristo povero, la sua sola ragione di vita; il suo cuore totalmente afferrato da lui l’ha condotta, attraverso il servizio di carità vissuta nella gioia del sacrifico offerto a Dio, alle alte vette della santità. Si è incamminata a vivere in pienezza il Carisma della Carità di San Vincenzo de’ Paoli ricevuto come vocazione dapprima, da giovane Suora, dietro l’esempio e l’opera della sua superiora, la beata suor Giuseppina Nicoli della quale è stata la prima propagatrice della sua santità, e contemporaneamente con quanti sono stati suoi stretti compagni di viaggio: tra tutti l’arcivescovo di Cagliari Mons. Piovella, la Comunità locale dell’Asilo della Marina, i suoi amatissimi giovani (Marianelli, ex alunne, le famiglie), i Poveri e quanti hanno da lei ricevuto benefici spirituali e materiali. In una terra da sempre martoriata dalla povertà e dall’abbandono, il grido dei poveri si è fatto così assordante che Dio, nella sua misericordia infinita, ha permesso che, nella medesima Comunità, due candidate alla santità potessero incontrarsi, puntare ai più alti gradi di Carità e testimoniare nel servizio che l’amore del prossimo si radica nell’amore di Dio servito nei poveri e i poveri riconoscere la presenza del Signore in mezzo a loro. Domenica 17 novembre, col sigillo dell’Arcivescovo sui tre faldoni completi di documentazione, la causa della Serva di Dio potrà essere portata a Roma negli uffici della Congregazione per le Cause dei santi; il primo passo a condurre suor Tambelli ad accedere al gradino più alto, la beatificazione e canonizzazione. Sentiamoci tutti convocati e parte in causa… è momento di grazia, passaggio di Dio nelle nostre esistenze, un invito a guardare alla santità già realizzata di suor Tambelli come risposta per la nostra personale e feriale chiamata alla santità attraverso gesti quotidiani che fanno gustare il dolce sapore del vangelo (Cfr. Gaudete et Exultate).
Autore: M. R. Columbano