Le Figlie della Carità di via Principessa Maria dal 2015 dividono i loro spazi con il Centro Diurno di Accoglienza e Accompagnamento dedicato a suor Giuseppina Nicoli. La gestione dal 2019 è affidata all’APS Suor Teresa Tambelli, con la presenza di una ventina di volontari che si alternano in due turni giornalieri. Unica struttura in città che durante il giorno offre servizi di bassa soglia (colazione, docce, lavatrici, asciugatrice, cambi, ma anche sala tv con tre computer e spazi di aggregazione) è soprattutto un luogo di riferimento per chi vive per strada oppure è solo. Nello scorso mese di marzo le suore hanno accolto due famiglie dell’Ucraina, composte da: mamma Oxana con Markjan di 17 anni e Severino di 6, e mamma Elvina con Asiie di 5 anni e Demir di 2 anni e mezzo. Sono stati individuati due ambienti separati per permettere l’indipendenza di ogni famiglia. Non è stato un problema manifestare la gioia e l’affetto che si è subito creato con le suore e la rete dei volontari, che contribuiscono con la raccolta fondi per la spesa quotidiana: la comunicazione iniziale si è basata su gesti, sorrisi, ma anche l’indispensabile aiuto del traduttore nel cellulare. Severino fin da subito si è caricato l’onere di aiutare suor Angela a ripulire il giardino, preferendolo alla possibilità di frequentare la scuola materna di Casa santa Luisa, offertagli da suor Andreana, “in quanto a scuola si deve studiare”. Markjan, che ha completato il corso di studi pochi mesi prima della precipitosa fuga dalla guerra, ora frequenta dei corsi on line ed ha chiesto di continuare il suo hobby: giocare a pallone. Tramite la rete dei volontari sono stati presi contatti con la società “Lanteri” che lo ha accolto con calore e affetto, fornendogli quanto necessario ed inserendolo fin da subito nelle attività di allenamento. Nei giorni scorsi la squadra su facebook ed il quotidiano “La Nuova Sardegna” ne ha riportato la notizia. La piccola Asiie, su proposta di una volontaria, Marinella, è stata invitata a frequentare una scuola di ballo: è stata ed è felicissima, ora ha le scarpe e la divisa (acquistate con il contributo della scuola e dei volontari) che vuole mantenere anche in casa e gli istruttori, che gratuitamente la hanno accolta, non le fanno mancare attenzioni, calore e riconoscimento dell’impegno e dei progressi. Il piccolo Severino ne è venuto a conoscenza e ha iniziato la frequenza al ballo, ma con poca convinzione in quanto al momento pensa che per lui vada meglio il pugilato o forse il calcio o forse la palla a volo. In tutti questi suoi desideri non manca il passaparola ad opera dei volontari e le offerte di disponibilità: la “Lanteri” per il calcio, la “Silvio Pellico” per la palla a volo, ma lui al momento continua con la scuola di ballo perché si diverte. Ci piace sottolineare un aspetto in questa nuova avventura in casa delle suore: l’educazione, la gentilezza e la riconoscenza di queste persone, i grazie sono accompagnati da sorrisi e gesti di affetto. Le due mamme sono medici, una insegnante di Igiene alla facoltà di medicina e l’altra medico di famiglia, ora chiedono di poter fare qualche ora di lavoro (pulizie, infermieristica ecc.) per rendersi parzialmente indipendenti. Non traspare nei loro volti il dolore e la preoccupazione per i mariti e padri che sono rimasti in Ucraina a combattere la spietata guerra, e per i loro tanti familiari di cui non hanno più notizie. Lunedì 23 Markjan ha compiuto 18 anni, tutta la nostra rete di suore, volontari e persone generose gli facciamo tantissimi auguri, noi continueremo a stargli vicino nella speranza che questa stupida guerra, che finora conta solo danni e morti, lutti e pianti, possa presto aver termine e lui possa ritornare con le altre famiglie nella sua terra con il suo papà.

Autore: Antonello Pilo