Il Presepe è ancora poesia?

In questi giorni in cui contempliamo la nascita del Figlio Dio a Betlemme col suo forte richiamo all’accoglienza, alla fraternità, al desiderio di diffusa bontà, non si può non pensare ai bambini la cui accoglienza è rifiutata: i bambini dei campi profughi, i bambini respinti davanti a muri di filo spinato, i bambini delle baraccopoli prigionieri di confini innalzati di proposito in un mondo a noi molto vicino. Non c’è posto per loro! come duemila anni fa… Maria e Giuseppe...